Santa Maria della Marca

Castelfiorentino, diocesi di Volterra

10 marzo 2013 – Una famiglia che condivide un tratto della propria vita con un rifugiato 

Luca Lc 15,1-3.11-32

 

[11] "Un uomo aveva due figli. [12] Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. [13] Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. [14] Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. [15] Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. [16] Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. [17] Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! [18] Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; [19] non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. [20] Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.

Una famiglia che condivide un tratto della propria vita con un rifugiato

Ascoltiamo il magistero della chiesa

Coloro che emigrano portano con sé sentimenti di fiducia e di speranza che animano e confortano la ricerca di migliori opportunità di vita. Tuttavia, essi non cercano solamente un miglioramento della loro condizione economica, sociale o politica. È vero che il viaggio migratorio spesso inizia con la paura, soprattutto quando persecuzioni e violenze costringono alla fuga, con il trauma dell'abbandono dei familiari e dei beni che, in qualche misura, assicuravano la sopravvivenza. Tuttavia, la sofferenza, l'enorme perdita e, a volte, un senso di alienazione di fronte al futuro incerto non distruggono il sogno di ricostruire, con speranza e coraggio, l'esistenza in un Paese straniero. In verità, coloro che migrano nutrono la fiducia di trovare accoglienza, di ottenere un aiuto solidale e di trovarsi a contatto con persone che, comprendendo il disagio e la tragedia dei propri simili, e anche riconoscendo i valori e le risorse di cui sono portatori, siano disposte a condividere umanità e risorse materiali con chi è bisognoso e svantaggiato. Occorre, infatti, ribadire che «la solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere» (Enc. Caritas in Veritate). Migranti e rifugiati, insieme alle difficoltà, possono sperimentare anche relazioni nuove e ospitali, che li incoraggiano a contribuire al benessere dei Paesi di arrivo con le loro competenze professionali, il loro patrimonio socio-culturale e, spesso, anche con la loro testimonianza di fede, che dona impulso alle comunità di antica tradizione cristiana, incoraggia ad incontrare Cristo e invita a conoscere la Chiesa. (Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la giornata mondiale del migrante e del Rifugiato, 2013)

Leggiamo la testimonianza di una famiglia

La nostra famiglia ospita da oltre 3 anni un giovane proveniente dal 'Corno d'Africa', sbarcato a Lampedusa e, una volta ottenuto il diritto di asilo, regolarmente residente in Italia. Studente universitario di ingegneria energetica sta con noi e contemporaneamente lavora per contribuire alle proprie spese. Fin dal suo primo inserimento ha dimostrato doti umane e morali non indifferenti miste ad una notevole capacità di adattamento dovuta soprattutto ad una ferma volontà e ad un alto grado di resilienza. Tutto questo ha reso piacevole la sua presenza e il nostro occuparsi (più che preoccuparsi) dei suoi bisogni, fornendoci insieme la possibilità di vivere un'esperienza di solidarietà e di condivisione estremamente stimolante e preziosa. Proprio per questa nostra esperienza estremamente positiva e coinvolgente abbiamo apprezzato e cercheremo di sostenere per quanto ci sarà possibile il progetto che oggi propone la Caritas: 'Rifugiato a casa mia', un approccio veramente innovativo da portare avanti facendo leva sul necessario coinvolgimento attivo della comunità cristiana. Il progetto, che si configura come un'iniziativa nazionale a carattere sperimentale, consiste essenzialmente nel promuovere forme di accoglienza in famiglia di richiedenti protezione internazionale e/o di rifugiati, un progetto da attivare nel corso del 2013 attraverso il circuito delle Caritas diocesane. Il punto forte del progetto sta proprio nel riaffermare la centralità della famiglia, concepita non come un'istituzione in crisi che piange continuamente su se stessa, ma come luogo fisico ricco di potenzialità e di risorse e contemporaneamente sistema di relazioni particolarmente adatto e capace di realizzare il processo di inclusione anche delle persone che vivono la condizione di richiedenti protezione internazionale e/o di rifugiati; un fatto quanto mai opportuno oggi, anche perché abbiamo visto che il sistema nazionale di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e rifugiati fin ora ha dimostrato solo diverse criticità e inadeguatezze. "Si è consapevoli del fatto che il coinvolgimento della famiglia a cui si assegna il ruolo di "soggetto accogliente", non solo ospitante", anche se particolarmente stimolante ed attraente perché offre la possibilità inconsueta di sperimentare la convivenza con una persona che proviene da una realtà tanto diversa dalla nostra e pur ricca di significato e di valori, "va valutato attentamente", precisa Caritas nel proporre questo progetto e aggiunge subito: "Vanno infatti attentamente valutate le implicazioni socio-psicologiche, sia per i beneficiari che per le famiglie, dei processi di accoglienza attivati".

Per realizzare "una accoglienza protetta".

Gruppo Missioni

come ormai consuetudine, il gruppo missioni organizza in vista delle prossime festività pasquali la vendita delle uova di cioccolato impreziosite da lavori di ricamo artigianali. Anche questo vuole essere un modo " dolce " di essere vicino a chi è nel bisogno.

Benedizioni

Martedì

  • al mattino: Via Benozzo Gozzoli dal 7 al 43 numeri dispari
  • pomeriggio: Via Benozzo Gozzoli dal 45 al 121 numeri dispari

Mercoledì

  • al mattino: Via Benozzo Gozzoli numeri da 4 a 50 pari
  • al pomeriggio: Via Benozzo Gozzoli numeri da 52 a 60 e Piazza Grandi

Giovedì

  • al mattino: Via Praticelli dalla Colc all'incrocio con via Pogni
  • al pomeriggio: Via Bustichini dal numero 1 al 9/C

Agenda Settimanale

10 - Domenica - 4.a di Quaresima

Gustate e vedete com'è buono il Signore - Gs 5,9a.10-12; Sal 33; 2Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32

9:00 Santa Messa (*) Marradi Michele

11:15 Santa Messa (*) Soldati Vasco e Valentina

17:00 Santa Messa (*) Conti Franca

11 - Lunedì - 4.a di Quaresima - S. Costantino

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato - Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54

Messa (*) Pro Popolo

12:00 Mensa Caritas

17:00 Santa Messa (*) Duilio e Gina

12 - Martedì - 4.a di Quaresima - S. Massimiliano

Dio è per noi rifugio e fortezza - Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-16

7:00 Santa Messa (*) Secondo le intenzioni dell'offerente

12:00 Mensa Caritas

17:00 Santa Messa (*) Dani Nello

13 - Mercoledì - 4.a di Quaresima - S. Arrigo, S. Letizia

Misericordioso e pietoso è il Signore - Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30

7:00 Santa Messa (*) Rotolo Giacomo

12:00 Mensa Caritas

17:00 Santa Messa (*) Fungardi Duilio

14 - Giovedì - 4.a di Quaresima - S. Matilde re

Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo - Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47

7:00 Santa Messa (*) Secondo le intenzioni dell'offerente

12:00 Mensa Caritas

17:00 Santa Messa (*) Matteoli Parisina

19:30 Scuola di Teologia

15 - Venerdì - 4.a di Quaresima - S. Longino, S. Luisa, Cesare, Silvia, Lucrezia

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato - Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30

7:00 Santa Messa (*) Mazzoni Mario

12:00 Mensa Caritas

16.00 Via Crucis nella chiesa parrocchiale

17:00 Santa Messa (*) Moretti Paolo

16 - Sabato - 4.a di Quaresima - S. Eriberto vescovo, Taziano

Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio - Ger 11,18-20; Sal 7; Gv 7,40-53

8:30 Santa Messa (*) Gloria

17:00 Santa Messa (*) Gorini Giuseppa e Concetta e Famiglia

17 - Domenica - 5.a di Quaresima - S. Patrizio

Grandi cose ha fatto il Signore per noi - Is 43,16-21; Sal 125; Fil 3,8-14; Gv 8,1-11

9:00 Santa Messa (*) Salvatori, Luigi e Generoso

11:15 Santa Messa (*) Malquori Italo, Giancarlo e Bacchi Siria

17:00 Santa Messa (*) Martelli Aladino

ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON LUIS

In occasione dell'ordinazione sacerdotale del nostro diacono don Luis, che alcuni di voi hanno incontrato anche durante le benedizioni, la parrocchia intende regalare la casula che indosserà il giorno della sua prima messa che si celebrerà qui nella nostra parrocchia il giorno 7 Aprile 2013 alle ore 11.00. Chi volesse contribuire a tale scopo può farlo mettendo l'offerta in una busta e depositandola nella cassetta in fondo alla chiesa vicino al tavolo oppure direttamente al parroco specificando sopra "Offerta per don Luis".

Sempre in occasione dell'ordinazione che si terrà a Volterra il giorno 6 Aprile alle ore 20.30
la parrocchia organizza un pullman
, chi vuol partecipare contatti il parroco.

Intervento di don Valentino domenica 10 marzo 2013 19:54:00
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