DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 28,16-20)
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Un pane per la nostra Salvezza
Un pezzetto di pane per ricordarci che non di solo pane vive l’uomo, un sorso di vino per stringere un patto valido per sempre: come al solito Gesù sovverte la nostra logica razionale. Nell’Ultima Cena coi suoi apostoli, invece di lasciare raccomandazioni e programmi come ognuno di noi avrebbe fatto, consegna, quasi fosse un testamento, il suo corpo da masticare e ingoiare in un semplice pezzo di pane. È vero, li aveva avvisati quando aveva detto “Io sono il pane della vita” e li aveva preparati “Se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda” (Giovanni 6,53-55), ma quanto davvero poteva aver capito quel manipolo di raccattati? E quando quella sera intorno a un tavolo, o forse seduti in terra, avevano accolto nelle mani quel boccone di pane le loro mani avranno tremato? Mi torna in mente quell’episodio raccontato nel capitolo 19 del primo libro dei Re quando Elia, stanco e sentendosi in pericolo, chiede a Dio di lasciarlo morire. Si addormenta e viene svegliato per due volte dalla voce di un angelo che gli dice “Alzati e mangia”: vicino a lui trova una focaccia e un po’ di acqua. Quel pane gli servirà per mettersi in cammino e raggiungere il monte Oreb, dove incontrerà Dio, in un sussurro di vento. E ancora il mio pensiero corre a quei cinquemila che furono sfamati a partire da pochi pezzi di pane, perché anche loro potessero riprendere il cammino e tornare alle loro case. Il pane ci è necessario per vivere, per camminare, perché è energia immediatamente assimilabile che scorre nelle nostre vene, il pane placa la nostra fame. Così capisco che Gesù non poteva scegliere posto migliore in cui nascondersi e restare con noi, a calmare la nostra fame: fame di pane e di infinito. Quell’infinito che attraverso un pezzetto di pane e un sorso di vino mi raggiunge e circola nel mio sangue, diventa mio stesso sangue, scorre nelle mie vene. In me circola Dio. Che regalo incredibile e stupendo, così semplice eppure così generoso, regalo di un Dio che come una mamma nutre col suo corpo il suo bambino. Ci aveva promesso che sarebbe rimasto con noi, che non ci avrebbe lasciati soli, ora ci raggiunge fin nel profondo delle nostre fibre, per continuare ad alimentare la vita. Il momento dell’istituzione dell’Eucaristia viene raccontato da tutti gli evangelisti tranne Giovanni che, a questo punto dell’Ultima Cena, inserisce la lavanda dei piedi, quasi a volerci mostrare la postura del Corpus Domini: un Dio in ginocchio sui nostri piedi stanchi. Un Dio buono come il pane. don Luigi Verdi
Agenda settimanale
2- Domenica -CORPO E SANGUE DI CRISTO (anno B) Ss. Marcellino e Pietro (mf).
Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26 Alzerò il calice della salvezza e invocherò il Signore
9.00 Santa Messa - def.: Lenzi Tiziano e famg. Lenzi
11.15 Santa Messa – con sacramento della Cresima presiede
S.Ecc.za Mons. Roberto Campiotti vescovo di Volterra
17:00 Santa Messa – per il popolo
3 - Lunedì - 9.a del Tempo Ordinario Ss. C. Lwanga e c. (m); S. Clotilde; S. Giovanni XXIII
2Pt 1,1-7; Sal 90; Mc 12,1-12 Mio Dio, in te confido
18:00 Santa Messa - def.: Gaspare
4 - Martedì - 9.a del Tempo Ordinario S. Francesco Caracciolo; S. Quirino; S. Filippo Smaldone
2Pt 3,11b-15a.17-18; Sal 89; Mc 12,13-17 Signore, sei stato per noi un rifugio per ogni generazione
18:00 Santa Messa - def.: Famg. Asta
5 - Mercoledì - 9.a del Tempo Ordinario S. Bonifacio (m); S. Pietro Spanò; S. Franco
2Tm 1,1-3.6-12; Sal 122; Mc 12,18-27 A te, Signore, alzo i miei occhi
18:00 Santa Messa - def.: Silvano
6 - Giovedì - 9.a del Tempo Ordinario S. Norberto (mf); S. Claudio; B. Falcone
2Tm 2,8-15; Sal 24; Mc 12,28b-34 Fammi conoscere, Signore, le tue vie
18:00 Santa Messa - def.: - Lemmi Ettore e Ida
7- Venerdì –SACRO CUORE DI GESU' (anno B) (s) S. Antonio M. Gianelli; S. Colman.
Os 11,1.3-4.8c-9; Cant. Is 12; Ef 3,8-12.14-19; Gv 19,31-37 berremo con gioia alle fonti della salvezza
18:00 Santa Messa - def.: Tempestini Marcella e famg. Panicci Natale
8 - Sabato - CUORE IMMACOLATO DI MARIA (m) S. Medardo; S. Fortunato; B. Nicola Medda
Is 61,9-11; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51 Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore
18:00 Santa Messa - def.: Cetti Paolo
9- Domenica - 10.a del Tempo Ordinario (anno B) S. Efrem (mf); B. Anna Maria Taigi; B. Luigi B. Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13 - 5,1; Mc 3,20-35 Il Signore è bontà e misericordia
10.00 Santa Messa - def.: Montagnani Settimo e Matteoli Emma
11.15 Santa Messa – def.: Colombini Stefano – Mario, Luisa e Rino – Raffaello e Fiammetta
18:00 Santa Messa – anime del purgatorio
Da lunedì 3 giugno la messa pomeridiana
feriale e festiva, sarà celebrata alle ore 18.00
giù nella cappella vicino al salone